Cuore di tenebra

Joseph Conrad

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    cuore_di_tenebra



    Mi spiace ma..... non mi è piaciuto per niente. E' troppo lento, lo stile di scrittura è bello ma è l'unico tratto positivo. Sembra quasi un libro di filosofia più che un romanzo, è come se per tutto il tempo creasse aspettativa riguardo qualcosa che deve succedere... e poi non succede nulla.

    Fonte: Wiki

    CITAZIONE
    Cuore di tenebra (Heart of Darkness) è un romanzo breve di Joseph Conrad. Fu pubblicato nel 1902, anche se apparve inizialmente nel Blackwood's Magazine nel 1899 diviso in tre episodi. Viene considerato uno dei classici della letteratura del XX secolo.

    Trama:

    All'inizio del romanzo, a bordo di un battello ancorato in un porto lungo il Tamigi, cinque membri dell'equipaggio attendono la marea favorevole per poter prendere il largo. È sera, uno di loro, un vecchio marinaio di nome Marlow, prende la parola e comincia a raccontare di un viaggio che molti anni prima aveva fortemente voluto per entrare in contatto con un continente per quell'epoca ancora misterioso e pieno di fascino: l'Africa nera (i nomi dei luoghi, del fiume e della foresta, coprotagonisti del romanzo, non sono mai esplicitati).

    Addentratosi nel continente dopo un lungo viaggio, giunge alla sede della Compagnia che lo aveva assunto i cui interessi erano basati sulla razzia di avorio, materiale molto ricercato in Europa a fine ottocento. La base principale della Compagnia, se così si può chiamare il cumulo di baracche che lo accoglie, è inospitale ed inefficiente, gestita da equivoci personaggi tutti invidiosi di un misterioso Kurtz il quale sembra essere l’unico in grado di procurare ingenti e costanti quantitativi del prezioso materiale.

    Di Kurtz però non si hanno notizie certe da tempo e la sua base, vera destinazione di Marlow, è molto all’interno della inestricabile e malsana foresta ed è raggiungibile solo via fiume. Marlow parte quindi, a bordo di un rattoppato battello a vapore con altri coloni e indigeni cannibali assunti e pagati con un sottile filo d’ottone lungo non più di trenta centimetri. Risalendo faticosamente il fiume, Marlow ha l'impressione di ripercorrere il tempo e lo spazio risalendo ad epoche remote e selvagge.

    Arrivato finalmente a destinazione, la base di Kurtz sembra essere un luogo di inenarrabili e truculenti fatti. Gli occupanti del battello si scontrano con la primordiale ostilità degli indigeni, che hanno fatto di Kurtz una specie di divinità, ammaliati dal suo aspetto, dalla sua determinazione feroce e priva di scrupoli e soprattutto dalla sua voce, anche se ormai Kurtz è molto malato, quasi in fin di vita e forse in preda alla follia. [...]
     
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